L'organizzazione regionale antincendi boschivi


L’organizzazione regionale antincendi boschivi

 

A livello toscano il sistema attivo in ambito di antincendio boschivo è estremamente complesso ed articolato, vedendo la contemporanea presenza ed attività di diversi soggetti coinvolti, sia pubblici che privati. E’ proprio la sinergia e l’ottimale coordinamento delle attività di tutti i soggetti coinvolti che hanno garantito gli ottimi risultati ottenuti a livello regionale nell’attività antincendio.

La struttura del sistema regionale antincendi boschivi è in primis definita dal competente settore della Regione Toscana, che detiene la responsabilità nel coordinamento e pianificazione a livello regionale oltre che in ambito legislativo.
Il servizio AIB regionale si occupa infatti della predisposizione dei Piani operativi AIB pluriennali, oltre che gestire la Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP) attiva 24 ore 24 per tutto l’anno.
Compete inoltre agli uffici regionali la gestione della flotta aerea regionale, normalmente composta nel periodo estivo a rischio da un elicottero per ciascuna provincia, oltre che l’organizzazione della formazione di tutti gli operatori AIB a livello regionale.
E’ sempre la Regione Toscana ad elargire finanziamenti per le attività AIB degli Enti competenti e degli altri soggetti coinvolti (Associazioni di volontariato riunite nel C.V.T., Province, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco).
Altra competenza importante è quella relativa alla gestione ed implementazione della rete radio AIB a livello regionale.

Grande importanza all’interno dell’organizzazione AIB della Regione Toscana è attribuita ai cosiddetti Enti competenti (province, Unioni di comuni, comuni titolari nella gestione del Patrimonio Agricolo Forestale Regionale).

Le province detengono invece la competenza nell’apertura estiva delle sale operative provinciali oltre che l’attivazione dei servizi di prevenzione e repressione nelle aree dove non sono presenti gli altri enti competenti. Le province inoltre predispongo i piani annuali operativi provinciali, che raccolgono i piani operativi locali di competenza. Sempre alle province compete la definizione dei periodi a rischio di incendio.

Gli altri enti competenti, siano essi Unioni di Comuni o Comuni titolari nella gestione del Patrimonio Agricolo Forestale Regionale, si occupano dell’organizzazione dei servizi di prevenzione e repressione nelle aree ad essi assegnate, consistenti sia in squadre di operai forestali in pattugliamento, prontezza operativa o reperibilità, che nel servizio di Direzione delle Operazioni AIB svolto dai funzionari degli Enti. Redigono inoltre il piano AIB locale annuale e si occupano di realizzazione e manutenzione delle opere AIB nel territorio di competenza.

Per quanto riguarda invece le associazioni di volontariato, queste sono organizzate nel Coordinamento Volontari Toscani che risulta essere l’unico referente nei confronti della Regione Toscana (ad eccezione delle squadre AIB della Croce Rossa).
Le squadre di volontari sono diffuse in modo capillare sull’intero territorio toscano, e rappresentano un consistente numero degli operatori AIB a livello regionale.

Ai comuni compete la predisposizione del piano AIB locale (se non afferenti alle Unioni di Comuni), oltre al vettovagliamento delle squadre AIB durante gli incendi e l’eventuale supporto logistico (reperimento mezzi etc.)

Il Corpo Forestale dello Stato ed i Vigili del Fuoco sono invece coinvolti nell’organizzazione antincendi boschivi per mezzo di specifiche convenzioni con la Regione Toscana, e possono intervenire tanto nell’attività di repressione quanto a supporto di infrastrutture civili (VVF). Il CFS è inoltre impegnato nelle indagini per la definizione delle responsabilità negli incendi dolosi e colposi. Entrambi gli enti sono inoltre coinvolti nella gestione delle sale operative AIB.