Olivicoltura

 

Nel territorio dell’Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve la coltivazione dell’olivo è storicamente radicata e la superficie olivicola è particolarmente elevata ed intensa laddove migliori sono le condizioni di altitudine, esposizione nonché quelle più adatte alla coltura, ovvero nei Comuni di Pontassieve, Pelago, Reggello, Rignano sull’Arno.

 

La produzione media può essere indicata intorno ai 10-12 kg. di olive per pianta con una resa media intorno al 12-15%, arrivando in anni favorevoli al 18-20%.

La particolare condizione climatica che caratterizza l'area rende più agevole il ricorso a metodi di coltivazioni poco impattanti, basati su un modesto ricorso ad input chimico, e molto diffuse sono le produzioni "integrata" e/o "biologica" con ridotti adattamenti delle tecniche già adottate. Le condizioni climatiche particolari ostacolano infatti lo sviluppo di numerosi parassiti e di malattie che hanno invece una pericolosa diffusione in altre aree della Toscana: nei confronti di uno dei più pericolosi, la “mosca dell'olivo”, non viene praticamente adottato nessun tipo di intervento per la sua eliminazione e fatte salve annate particolari(l’ultima quella del 2014) raramente si verificano grossi danni.

 

L'olio rappresenta, insieme al vino Chianti Rufina, l'eccellenza delle produzioni del comprensorio; entrambi sono diventati, infatti, il biglietto da visita del territorio a cui vengono legate anche altre e produzioni tipiche, prima fra tutte il fagiolo zolfino del Pratomagno.

 

L'altimetria e la difficile morfologia delle colline, che spesso costringe la coltivazione dell'olivo in terrazze, contribuiscono in modo significativo all'aumento dei costi di produzione. Altro aumento considerevole dei costi è rappresentato dalla scarsa produttività per singola pianta, che nella zona interessata è stimabile in circa 1 Kg di olio a pianta, contro i 3-6 Kg a pianta che si riescono ad ottenere anche in altre zone, a noi molto vicine.

 

L'olivicoltura, oltre a rappresentare un'importante realtà produttiva, rappresenta anche un patrimonio paesaggistico e soprattutto un importantissimo "mezzo" di salvaguardia del suolo. Questi sono gli obiettivi che l'Unione di Comuni si è sempre posta e continuerà a portare avanti.

 

Se vi è una forte penalizzazione per quanto riguarda costi e quantità per i motivi suddetti, di contro abbiamo certamente una qualità ottima del prodotto.

Nel territorio dell'Unione di Comuni infatti l'olio extravergine di oliva, in condizioni geo-morfologiche e climatiche "normali", riesce a raggiungere caratteristiche organolettiche molto vicine alla perfezione con:

 

  • l'acidità media inferiore allo 0.5% (spesso allo 0,3%),
  • un numero di perossidi di regola inferiore a 12,
  • polifenoli totali ≥ 100 mg/Kg,
  • tocofenoli ≥ 80 mg/Kg.

 

Per quanto riguarda le denominazioni nel territorio possiamo trovare oli certificati "IGP Toscano colline di Firenze" e "DOP Chianti Classico"